Camaleonda è tornato

Camaleonda, disegnato da Mario Bellini nel 1970, ritorna prepotentemente in auge 50 anni dopo grazie alla B&B Italia che decide di rievocarlo rimettendolo in produzione. Questo divano modulare dal sapore contemporaneo è tutt’oggi icona di stile. La sua presenza è una costante all’interno dei maggiori musei di design internazionali e su molteplici set di film che hanno definito nel corso degli anni l’immaginario collettivo.
La collaborazione tra B&B Italia e Mario Bellini
Camaleonda, amato da appassionati, antiquari ed interior designer, entra di nuovo in produzione nel 2020, dopo un attento lavoro di progettazione che ha visto lavorare a stretto contatto il CR&S di B&B Italia e Mario Bellini. La sua estetica, le sue dimensioni, le proporzioni ed il sistema di utilizzo sono rimasti invariati ma l’interno è stato completamente riprogettato.
La sua struttura si compone di strati costituiti da materiali riciclati e riciclabili, facilmente disassemblabili. Seduta, schienale e braccioli hanno come base dei pannelli di legno. Il suo tratto più caratteristico è costituito dalla seduta dove gli elementi sono sagomati in modo da riuscire ad incastrare e far interagire ogni strato garantendo in ogni caso comodità assoluta.
In questo prodotto è confermato l’equilibrio tra geometria rigorosa e rotondità delle imbottiture che sottolineano ulteriormente l’elasticità e l’ergonomia che caratterizzano molti dei lavori di Mario Bellini. Camaleonda può essere rivestito attingendo all’intera gamma di tessuti e pellami di B&B Italia concedendo all’utente una completa personalizzazione non sono nelle dimensioni ma anche nei colori e nelle finiture.
Pura libertà compositiva
Un sistema di sedute che è sinonimo di libertà, libertà data proprio dalla possibilità di agganciare e sganciare sedute, schienali e braccioli, rendendo possibile cambiare idea quante volte si vuole, spostando e ridisegnando lo spazio della propria casa a seconda del gusto del momento.
Da cosa nasce questo nome così identificativo?
Come Bellini stesso racconta: “Camaleonda è un neologismo che ho inventato io nel 1970 incrociando due parole: il nome di quell’animale straordinario che è il camaleonte capace di adattarsi all’ambiente in cui si trova e la parola onda che indica le curve del mare e del deserto. Entrambe queste parole descrivono la forma e la funzione di questa seduta.”